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Melbourne esce dal lockdown dopo 111 giorni: per la prima volta da giugno zero contagi

Melbourne, fine lockdown dopo 4 mesi Rimangono in vigore alcune norme restrittive: l'obbligo di mascherina, spostamenti per i residenti a Melbourne entro i 25 km fino all'8 novembre e nei locali un massimo di 20 persone. Lo aveva annunciato Daniel Andrews, il premier laburista dello stato di Victoria in Australia, di cui Melbourne è la capitale, nella giornata di lunedì 26 ottobre: “Con zero casi e la quantità di test effettuati nel weekend, siamo in grado di dire che è giunto il momento di riaprire”. Dopo più di 100 giorni di lockdown, lo stato ha registrato per la prima volta la media di 0,2 contagi e nessun decesso da Covid-19 dallo scorso giugno e quindi ha permesso alle attività commerciali di riaprire dalla mezzanotte fra il 27 e il 28 ottobre. “Fondamentalmente, questo è stato possibile grazie a ogni singolo cittadino che ha seguito le regole, che ha lavorato con me e con la mia squadra, per mettere fine alla seconda ondata”, sono le parole con cui Andrews ha ringraziato i cittadini di Victoria. Attenzione, però: “riapertura” non significa che tutte le restrizioni sono state sollevate. Dal 28 ottobre rimarrà comunque in vigore un numero massimo di 50 persone per gli incontri all’aperto e di 20 persone al chiuso per bar, ristoranti e aziende. Solo a partire dall’8 novembre prossimo – se la curva epidemiologica si manterrà bassa – ci sarà un ulteriore alleggerimento delle misure anti-coronavirus, come la fine di tutti i limiti agli spostamenti, la riapertura delle palestre e regole meno severe per bar e ristoranti. Il premier Andrews si è detto ottimista rispetto alla possibilità di festeggiare il Natale in “condizioni di relativa normalità”, riporta Sbs News. Tuttavia, allo scoccare della mezzanotte tra il 27 e il 28 ottobre, migliaia di persone a Melbourne si sono ritrovate in bar, ristoranti e grandi centri commerciali per festeggiare questo primo allentamento delle restrizioni. Come riporta 9News, le prenotazioni nei locali sono state effettuate con ore di anticipo dai cittadini desiderosi di “farsi finalmente qualche birra”. Un avventore serale di un ristorante ha riferito che “sembra quasi di essere a Capodanno”. La giornalista di 9News Elisabeth Moss ha raccontato che molti esercizi commerciali avevano già pronto lo champagne ghiacciato per accogliere i clienti, e che la maggior parte dei locali ha raggiunto in breve tempo il limite di 20 avventori per volta. Un lockdown lungo quasi 4 mesi Nel luglio scorso nei territori di Victoria si era verificata una nuova impennata di infezioni (raggiungendo i 700 casi al giorno), che aveva spinto il governo a introdurre delle nuove rigide misure di confinamento per i cittadini e a imporre la chiusura delle attività economiche. Lo stato era diventato l’epicentro della seconda ondata di coronavirus in Australia, con il 90% dei 905 decessi registrati nel paese. Nella città di Melbourne in particolare, dove vivono 5 dei 7 milioni di abitanti dello stato di Victoria, le restrizioni per contenere i contagi erano state imposte lo scorso 8 luglio. Già tra marzo e maggio erano state introdotte le prime misure di contenimento – come accaduto nel resto del mondo, d’altronde – ma quelle rimaste in vigore negli ultimi 4 mesi sono state di gran lunga le più severe. A inizio agosto, infatti, Andrews ha annunciato un inasprimento delle regole, con il divieto di spostarsi a più di 5 chilometri dalla propria abitazione, un coprifuoco notturno e il limite di un’ora per l’attività fisica all’aperto. A fine settembre, visto che i contagi stavano diminuendo, il premier ha iniziato un graduale alleggerimento delle limitazioni, coronato dalle riaperture di queste ore.

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